VISITE MEDICHE PER STAGISTI E TIROCINANTI MINORENNI
Maggio 19, 2022PROMOZIONE DELLA SALUTE: CONTRASTO AL FUMO DI TABACCO
Maggio 31, 2022ONDATE DI CALORE ED EFFETTI SULLA SALUTE
Durante le ondate di calore sono documentati effetti sulla salute (aumenti della mortalità, dei ricoveri ospedalieri, degli accessi al pronto soccorso), soprattutto in sottogruppi di popolazione più vulnerabili (anziani, soggetti con patologie croniche, bambini, donne in gravidanza, lavoratori all’aperto). L’eccesso di calore può rivelarsi fatale quando esistono condizioni patologiche croniche che ostacolano i meccanismi compensativi della termoregolazione.
LAVORAZIONI A MAGGIOR RISCHIO
IN AGRICOLTURA
- Addetti alla raccolta di frutta e verdura nei campi
- Addetti al lavoro nelle serre
IN EDILIZIA
- Addetti a lavorazioni edili sui tetti o che implicano esposizione diretta al sole
- Cantieri stradali / addetti asfaltatura
- Tutte le mansioni che richiedono protratti periodi di attività in aree soleggiate
Gli effetti provocati dall’esposizione ad alte temperature ambientali possono essere:
- Colpo di sole – conseguenze: arrossamento della pelle, vesciche, febbre, mal di testa
- Crampi da calore – conseguenze: dolori agli arti inferiori e all’addome, sudorazione
- Esaurimento da calore – conseguenze: elevata sudorazione, astenia, pallore, polso debole
- Colpo di calore – conseguenze: temperatura corporea oltre i 40°, battiti accelerati, iperventilazione, collasso.
La “patologia da calore” può evolvere rapidamente, i primi segnali di pericolo di colpo di calore possono essere poco evidenti e insidiosi: riconoscerli ed effettuare una diagnosi precoce può salvare la vita.
I segni premonitori di un iniziale colpo di calore possono includere: irritabilità, confusione, aggressività, instabilità emotiva, irrazionalità e un compagno potrebbe notare perdita di lucidità. Vertigini, affaticamento eccessivo e vomito possono essere ulteriori sintomi. Tremori e pelle d’oca segnalano una riduzione della circolazione cutanea, predisponendo ad un veloce aumento della temperatura. Spesso il soggetto comincia a iperventilare (come fanno i cani) per ridurre il calore; questo può causare formicolio alle dita come preludio del collasso. Incoordinazione e mancanza d’equilibrio sono segni successivi, seguiti dal collasso con perdita di conoscenza e/o coma. In fase di collasso la temperatura corporea può raggiungere o superare i 42,2°C.
COSA FARE:
Chiamare subito un incaricato di Primo Soccorso e Chiamare il 118;
Posizionare il lavoratore all’ombra e al fresco, sdraiato in caso di vertigini, sul fianco in caso di nausea, mantenendo la persona in assoluto riposo; slacciare o togliere gli abiti;
Raffreddare la cute con spugnature di acqua fresca in particolare su fronte, nuca ed estremità.
MISURE DI PREVENZIONE
E’ importante che il Datore di lavoro effettui:
Valutazione del rischio: Il Testo Unico sulla salute e sicurezza dei lavoratori (D.Lgs n.81/2008) indica tra gli obblighi del datore di lavoro quello di valutare “tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori”, tra cui l’obbligo di valutazione del rischio microclima (artt. 180-185 D.Lgs. 81/2008). Nello specifico il DVR deve contenere anche la valutazione del rischio microclima e le misure di prevenzione e protezione previste dall’azienda per eliminare o limitare il rischio; r
Ed organizzi il lavoro in modo da minimizzare il rischio:
– variare l’orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti
nelle ore più fresche;
– effettuare una rotazione nel turno fra i lavoratori esposti;
– programmare in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole;
– evitare lavori isolati permettendo un reciproco controllo.
Il vestiario deve prevedere abiti leggeri traspiranti, di cotone, di colore chiaro; è sbagliato lavorare a pelle nuda perché il sole può determinare ustioni e perché la pelle nuda assorbe più calore. E’ importante anche un leggero copricapo che permetta una sufficiente ombreggiatura.
Le pause in un luogo fresco sono assolutamente necessarie per permettere all’organismo di riprendersi. In alcune situazioni può essere necessario predisporre un luogo adeguatamente attrezzato. La frequenza e durata di queste pause deve esser valutata in rapporto al clima ma anche alla pesantezza del lavoro che si sta svolgendo e all’utilizzo del vestiario tra cui devono essere considerati anche i dispositivi di protezione individuale. Occorre sottolineare che tali pause devono essere previste come misure di prevenzione da chi organizza il lavoro ed i lavoratori devono essere invitati a rispettarle; esse non devono essere lasciate alla libera decisione del lavoratore (per es.: quando ti senti stanco ti puoi fermare
Rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca: è importante per disperdere il calore.
L’idratazione è un fattore è molto importante. E’ necessario bere per introdurre i liquidi e i sali dispersi con la sudorazione: in condizioni di calore molto elevato il nostro organismo può eliminare anche più di 1 litro di sudore ogni ora che quindi deve essere reintegrato. Bere poco è pericoloso, perché il calore viene eliminato attraverso il sudore e la mancata reintroduzione di liquidi e sali può portare all’esaurimento della sudorazione e favorire quindi il colpo di calore. È consigliabile quindi bere bevande che contengono Sali minerali (integratori).
Non si devono assolutamente bere alcolici per due motivi:
1) perché si aggiungono calorie;
2) perché l’alcol disidrata, cioè sottrae acqua dai tessuti. E’ consigliato inoltre evitare il fumo di
tabacco.
L’alimentazione deve essere povera di grassi, ricca di zuccheri e sali minerali: Preferire pasti leggeri, facili da digerire, privilegiando la pasta, la frutta e la verdura e limitando carni e insaccati.
L’informazione dei lavoratori sui possibili problemi di salute causati dal calore è fondamentale perché possano riconoscerli e difendersi, senza sottovalutare il rischio. La patologia da calore può infatti evolvere rapidamente e i segni iniziali possono non essere facilmente riconosciuti dal soggetto e dai compagni di lavoro.
La sorveglianza sanitaria è infine è molto importante perché il medico del lavoro aziendale, valutando lo stato di salute dei lavoratori, può fornire indicazioni indispensabili per prevenire il rischio da colpo di calore in relazione alle caratteristiche individuali di ciascun lavoratore. La presenza di alcune malattie come le cardiopatie, malattie renali, diabete, obesità possono ridurre anche drasticamente la resistenza dell’individuo all’esposizione a calore; l’esposizione a calore inoltre aumenta il rischio di aggravamento della malattia di cui si soffre. Il medico competente dell’azienda con il giudizio di idoneità al lavoro dà indicazioni al lavoratore e al datore di lavoro sulle possibilità di poter sostenere l’esposizione a calore; di conseguenza i lavoratori con specifiche indicazioni nel giudizio di idoneità dovranno essere impiegati in attività più leggere e con maggiori pause.
Purtroppo anche gli infortuni sul lavoro possono essere correlati alle ondate di calore. Le elevate temperature possono causare malori o ridurre la capacità di attenzione del lavoratore e quindi aumentare il rischio di infortuni. Durante le ondate di calore i tipi di infortunio e le modalità di infortunio più frequenti sono: incidenti di trasporto, scivolamenti e cadute, contatto con oggetti o attrezzature, ferite, lacerazioni e amputazioni.
Per altre informazioni lo Studio Parente&Ranzato resta a disposizione.