Nuova circolare della Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute che aggiorna le modalità di gestione dei casi e dei contatti stretti di caso COVID-19
Gennaio 3, 2023IL MEDICO COMPETENTE: UNA FIGURA IMPORTANTE IN AZIENDA
Settembre 30, 2023
I vaccini sono uno strumento fondamentale per la prevenzione delle malattie infettive, sia a livello individuale che collettivo.
Il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2023-2025 (PNPV) prevede, tra le sue azioni, la promozione di vaccinazioni per i lavoratori che possono essere esposti, per motivi professionali, ad agenti biologici e per contrastare i quali sono raccomandate le vaccinazioni.
In ambito lavorativo, i vaccini possono contribuire a ridurre il rischio di infortuni e malattie professionali, proteggendo la salute dei lavoratori e garantendo la sicurezza in azienda. Le malattie infettive possono rappresentare un grave rischio per la salute dei lavoratori, sia in termini di infortuni che di malattie professionali. In alcuni casi, le malattie infettive possono essere addirittura mortali.
In particolare, il PNPV raccomanda le seguenti vaccinazioni per i lavoratori:
Vaccinazione antiepatite A
Il vaccino contro l’Epatite A è raccomandato per i soggetti che:
● lavorano a contatto con primati infettati dal virus dell’Epatite A (HAV);
● lavorano con HAV in strutture laboratoristiche;
● lavorano alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti solidi e dei liquami.
Vaccinazione antiepatite B
Oltre alla vaccinazione di tutti i nuovi nati prevista nel calendario vaccinale, per la quale non vi sono dosi di richiamo (booster), si raccomanda l’offerta gratuita ai seguenti soggetti mai vaccinati:
● addetti ai servizi cimiteriali e funebri;
● addetti al lavaggio di materiali potenzialmente infetti;
● addetti al soccorso e al trasporto di infortunati e infermi;
● addetti alla raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti;
● lavoratori incaricati della gestione dell’emergenza e del pronto soccorso aziendale.
● personale addetto alla lavorazione degli emoderivati;
● personale della Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo degli agenti di custodia, Comandi Provinciali dei Vigili del Fuoco, Comandi Municipali dei Vigili Urbani, appartenenti al Corpo forestale dello Stato;
● personale di assistenza in centri di recupero per tossicodipendenti;
● personale di istituti che ospitano persone con disabilità fisiche e mentali;
● personale religioso che svolge attività nell’ambito dell’assistenza sanitaria;
● personale sanitario di nuova assunzione nel Servizio Sanitario Nazionale e personale del Servizio Sanitario Nazionale già in servizio; studenti dei corsi di laurea di area sanitaria;
● persone che si rechino per motivi di lavoro in aree geografiche ad alta endemia di HBV;
● soggetti che svolgono attività di lavoro, studio e volontariato nel settore della sanità;
● tatuatori e body piercers, personale dei centri estetici, manicure e pedicure.
Si rammenta inoltre la necessità di verificare l’avvenuta sieroconversione (presenza di anticorpi anti-HBs) un mese dopo l’esecuzione dell’ultima dose (secondo quanto disposto dal D.M 20/11/2000, art.4), per avere certezza dell’instaurazione della memoria immunologica.
La positività di anti-HBs indica la presenza di memoria immunologica, la sua negatività indica la necessità di effettuare un ulteriore dose vaccinale, seguita da un nuovo controllo sierologico a distanza di un mese. Ai soggetti non rispondenti ad un richiamo vaccinale, è possibile somministrare fino a 3 ulteriori dosi (ai tempi 0, 1, 6 mesi).
Vaccinazione antinfluenzale
Ogni anno il Ministero della Salute pubblica una Circolare contenente le raccomandazioni per la prevenzione e il controllo dell’influenza stagionale. Il documento, cui si rimanda, individua le categorie di persone per le quali è raccomandata la vaccinazione antinfluenzale.
Vaccinazione anti-meningoencefalite da zecca (TBE)
La vaccinazione è raccomandata per soggetti professionalmente esposti, in particolare lavoratori in aree endemiche e in zone rurali e boschive (es. contadini, corpo forestale, militari, volontari del soccorso alpino e volontari della protezione civile).
Vaccinazione anti-morbillo, parotite e rosolia (MPR)
Al fine di raggiungere l’obiettivo di eliminazione del morbillo e rosolia, la vaccinazione MPR è raccomandata per tutti i soggetti che non siano stati vaccinati con due dosi, ma in particolare, devono essere approntati specifici programmi per vaccinare gratuitamente:
● tutti gli operatori sanitari suscettibili;
● tutti gli operatori scolastici suscettibili.
Vaccinazione antipertosse (dTaP)
Il calendario prevede la vaccinazione di tutti i soggetti con 5 dosi entro l’adolescenza e un richiamo di dTaP è raccomandato dal calendario ogni 10 anni. Tuttavia, si sottolinea l’importanza per la protezione del neonato dei richiami con dTaP per:
● gli operatori scolastici degli asili nido;
● gli operatori sanitari e gli operatori sociosanitari, con particolare riferimento a quelli coinvolti nell’assistenza alla donna in gravidanza (percorso nascita) e al neonato;
● tutte le altre figure che accudiscono il neonato.
Vaccinazione antitubercolare (BCG)
Il DPR 465/2001 ha drasticamente limitato le indicazioni di uso di questa vaccinazione ai soli operatori sanitari ad alto rischio di esposizione a ceppi di bacilli tubercolari multi-farmaco-resistenti, oppure che operino in ambienti ad alto rischio e non possano, in caso di cuticonversione, essere sottoposti a terapia preventiva, perché presentano controindicazioni cliniche all’uso di farmaci specifici. Inoltre, gli articoli 2, 17, 279 e 304 del D.lgs. 81/2008 abrogano implicitamente la previgente normativa in materia riportando come sia necessario un piano di valutazione del rischio per stabilire la necessità della profilassi vaccinale. Si fanno rientrare nella categoria dei soggetti da essere sottoposti a un piano di valutazione del rischio gli studenti di medicina e delle lauree sanitarie, specializzandi di area medico-chirurgica, lasciando al documento di
valutazione del rischio l’individuazione di altri soggetti, quali coloro che prestano assistenza ai soggetti fragili anche al di fuori delle strutture sanitarie.
Vaccinazione antirabbica
La profilassi pre-esposizione è raccomandata a tutti i lavoratori a continuo rischio di esposizione al virus della rabbia (ad esempio, personale di laboratorio che lavora a contatto con tale virus, veterinari, biologi, stabulari, operatori di canili, altri lavoratori a contatto con animali potenzialmente infetti).
Vaccinazione antivaricella
Si raccomanda la vaccinazione con due dosi nei soggetti anamnesticamente negativi per la malattia e che non siano già stati immunizzati attivamente in precedenza. In particolare, è raccomandata questa vaccinazione a:
● persone suscettibili che lavorano in ambiente sanitario. Prioritariamente: personale sanitario che è
a contatto con neonati, bambini, donne gravide o con persone immunodepresse;
● operatori scolastici suscettibili che sono a contatto con neonati e bambini e operano nei seguenti
ambienti: asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie, scuole secondarie;
● persone che assistono persone immunodepresse
Le vaccinazioni per i lavoratori sono gratuite e possono essere somministrate presso i centri vaccinali pubblici.
Le vaccinazioni per i lavoratori sono importanti per proteggere la salute dei lavoratori e dei loro familiari, nonché per ridurre la diffusione di malattie infettive.
È importante ricordare che i vaccini sono sicuri ed efficaci e i benefici sono molto alti.
Per altre informazioni lo Studio Parente&Ranzato resta a disposizione.